Exe Flegrei 2019, ecco com’è andata
Dal 16 al 20 Ottobre 2019 si è svolta, nel territorio delle ASL Napoli 1 Centro e Napoli 2 Nord, la prima esercitazione sul piano di evacuazione della zona rossa dei Campi Flegrei in caso di emergenza vulcanica. In particolare, i Servizi veterinari del Dipartimento di Prevenzione delle ASL sono stati impegnati per il raggiungimento dell’obiettivo: “Tutela delle produzioni zootecniche e del benessere animale”. L’esercitazione Exe Flegrei 2019, in particolare, ha consentito a entrambe le Asl di poter testare l’adeguatezza dei metodi e delle procedure descritte nei manuali operativi per le emergenze veterinarie e per quelle relative alla sicurezza alimentare, i tempi di risposta in relazione al rischio, analizzare e risolvere eventuali criticità emerse, pubblicare materiale divulgativo per sensibilizzare la cittadinanza.
L’esperienza dell’Asl Napoli 1 Centro
a cura di Marina Pompameo – Direttore Presidio Ospedaliero Veterinario (P.O.V.)
Exe Flegrei 2019 è stata fortemente sentita dai Medici Veterinari dell’ASL Napoli 1 Centro e dai componenti del Centro di Riferimento Regionale per l’Igiene Urbana Veterinaria (C.R.I.U.V.) che, grazie agli studi effettuati dal CeRVEnE, sottolineavano il crescente interesse degli addetti ai lavori per le procedure emergenziali da adottare in campo veterinario. In particolare, l’esigenza di verificare sul campo quanto teoricamente progettato è cresciuta con la consapevolezza che diverse Municipalità di pertinenza della ASL Napoli 1 Centro insistono sulla zona rossa a rischio vulcanico.
La peculiarità di interesse veterinario della città di Napoli e le zone a essa connesse, potenzialmente interessate da un eventuale evento vulcanico, consiste nella particolare numerosità di animali d’affezione. Infatti, nonostante un patrimonio zootecnico modesto trattandosi di area fortemente antropizzata (112 capi bovini, 225 ovi-caprini, 429 equini, 120 suini) risiedono nella città di Napoli un numero stimato di ben 27.000 animali d’affezione (cani e gatti), nonché circa 7000 gatti ospitati nelle 660 colonie feline urbane e ben 3 concentramenti di cani (pensioni e\o allevamenti).
Numeri estremamente elevati che lasciano intendere la portata dell’impegno che andrebbe profuso dai Servizi Veterinari e dagli stessi cittadini qualora si verificasse un evento emergenziale. Sulla base di queste premesse, le attività di pianificazione dell’esercitazione Exe Flegrei 2019 hanno puntato l’attenzione sulla verifica delle modalità evacuative degli animali d’affezione, che rappresentano per la città di Napoli un grande patrimonio da tutelare, nonché una profonda responsabilità da gestire per i Servizi Veterinari nell’ambito della disastrologia emergenziale.
Molta attenzione è stata dedicata da parte dei Servizi Veterinari alle attività divulgative alla cittadinanza. Si è ritenuto infatti che avvicinare i cittadini, e nella fattispecie gli studenti, alla tematica emergenziale fosse la più grande risorsa per poter amplificare la cultura della prevenzione, della sicurezza e della gestione di un evento catastrofico.
Pertanto, in coordinamento con la Protezione Civile del Comune di Napoli sono stati effettuati dei momenti di confronto con gli alunni delle scuole secondarie, che si sono resi a loro volta divulgatori delle notizie apprese in ambito scolastico. La rilevanza di questo momento formativo-divulgativo è stata implementata con l’allestimento nelle aree di attesa di info point presieduti da Medici Veterinari esperti nel Settore Emergenziale che, con il supporto di stazioni mobili, hanno fornito delucidazioni e materiale divulgativo.
Il momento sicuramente più significativo dell’esercitazione Exe Flegrei 2019 ha visto protagonista il Rifugio\pensione per cani “ANTAR”, sito in piena zona rossa e pertanto fortemente interessato alla tematica. La simulazione dello sgombero di un Rifugio per cani è stato il primo evento in tal senso non solo in Italia, ma nel mondo, pertanto ha costituito il primo esempio pratico di “Corretta evacuazione di un concentramento di cani”. Il canile nella giornata del 18 ottobre alle ore 12.00 è stato allertato telefonicamente dai Servizi Veterinari simulando uno stato di pre-allarme.
Come da istruzioni, il Gestore della Struttura ha avvisato il proprio personale per iniziare le operazioni di evacuazione. L’allontanamento dei cani ha visto due momenti fondamentali costituiti dal prelevamento dei cani in pensione ad opera degli stessi proprietari e il trasferimento dei restanti presso la Struttura gemellata fuori dalla zona rossa.
La supervisione dei Servizi Veterinari nell’ambito dell’esercitazione pratica è stata finalizzata alla valutazione delle procedure messe in campo dal titolare nel corso dell’evacuazione e della tempistica di realizzazione dell’allontanamento degli animali. Lo scopo finale è risultato quindi quello di validare sul campo il “Manuale delle Emergenze” in ambito veterinario, di modo da toccare con mano le criticità in corso di una emergenza vulcanica.
Nonostante quattro “imprevisti-previsti” ovvero pre-programmati dai Servizi Veterinari per creare ad hoc dei disagi durante lo sgombro della Struttura (assenza del Direttore sanitario del rifugio – secondo automezzo in dotazione al canile in avaria – animali di proprietà in numero superiore rispetto a quelli dichiarati – cani potenzialmente pericolosi che necessitano di sedazione) l’evacuazione completa del canile è avvenuta in tempi inferiori rispetto a quelli stimati (4 ore rispetto alle 6 ore preventivate) senza riportare conseguenze negative sulla salute e sul benessere psicofisico dei cani.
L’esercitazione pertanto si è svolta nel rispetto delle procedure del “Manuale di Emergenza”. La ASL Napoli 1 Centro ed il C.R.I.U.V. ritengono questa esperienza altamente formativa dal punto di vista professionale e umano ed intendono implementare i loro studi verso questo settore che coinvolge pienamente la città di Napoli ed i suoi abitanti a 4 zampe.
Le attività svolte dall’Asl Napoli 2 Nord
a cura di Cristina Siragusa- dirigente veterinario
Nell’ambito di Exe Flegrei 2019, l’ASL Napoli 2 nord ha ritenuto procedere con l’identificazione, da parte dell’Unità di Crisi Locale (UCL), di una task force operativa interdisciplinare a cui affidare le attività in campo durante l’esercitazione. Il gruppo di lavoro ha ritenuto prioritario instaurare, già durante la fase precedente il preallarme, contatti diretti con le strutture operative locali (COC), fondamentali allo scambio di informazioni relative alla reciproca organizzazione per garantire, poi, in fase di preallarme, i corretti flussi informativi necessari a stabilire le azioni in campo.
I servizi veterinari dell’ASL Napoli 2 nord hanno, inoltre, avviato una collaborazione con i responsabili delle strutture con concentramenti di animali (allevatori, direttori di stabulari, ecc.) che, utilizzando strumenti oggettivi quali questionari e check list, puntava a un una pianificazione aziendale per le azioni da intraprendere in fase di preallarme che, come per il piano Vesuvio, è quella riservata, tra l’altro, alle attività volte allo svuotamento delle strutture con animali.
La fase di preallarme, iniziata alle 11.00 circa del 17 ottobre, è continuata per tutto il 18 e ha visto le componenti veterinarie del Dipartimento di Prevenzione impegnate a rispondere in modo contingente alle molteplici richieste provenienti dai COC dei sei Comuni della zona rossa afferenti al territorio della ASL Napoli 2 Nord. Sono stati testati, inoltre, tramite attivazione simulata, i piani posti in essere nei giorni precedenti con allevatori e altri responsabili di strutture con animali, per individuarne le criticità e, quindi, le correzioni necessarie, per poi stilare dei modelli di piani da estendere, in modo sistematico, a tutte le strutture del territorio durante le attività dei Servizi veterinari con la partecipazione attiva dei responsabili delle strutture stesse.
Altra attività svolta è stata la stesura di procedure semplificate destinate sia ai proprietari degli animali da compagnia, sia a detentori di animali da autoconsumo (suini, ovicaprini, avicunicoli), coinvolgendo anche i proprietari di equidi di tipo amatoriale e sportivo. Le procedure contenevano indicazioni utili a facilitare l’allontanamento degli animali per evitare l’abbandono degli stessi nel territorio, durante la fase di evacuazione della popolazione, evenienza che comporterebbe problemi di benessere animale ma anche di tipo igienico sanitario nelle fasi successive all’evento eruttivo o a un eventuale rientro dalla fase di allarme.
Le indicazioni sono state somministrate alla popolazione nella giornata del 19, in modo diretto e con l’aiuto di volantini specifici, tramite la partecipazione dei veterinari del Dipartimento di Prevenzione alla campagna “Io non rischio”, organizzata dalla Protezione civile presso gli info point diffusi nei Comuni di competenza della zona rossa, durante la simulazione dell’allontanamento della popolazione nella fase di allarme.
Conclusioni
Da una prima analisi dei risultati dell’esercitazione, tenutasi in Regione, presso l’UOD Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria, sono emerse alcune proposte migliorative:
- Aggiornare il modello di intervento sanitario con specifico focus sul rapporto tra Unità di crisi Aziendale, i Comuni (COC) e la Protezione civile.
- Sviluppare, in caso di emergenze non epidemiche, le procedure di allontanamento di animali di affezione, integrando il modello predisposto da Asl Napoli1 Centro e Asl Napoli 2 Nord, durante Exe Flegrei 2019.
- Approfondire le procedure di allontanamento per ippodromi e zoo.
- Predisporre uno studio di fattibilità sull’allontanamento da zona rossa degli animali da reddito, da sottoporre alle autorità di Protezione civile.
- Adeguare il decreto di istituzione dell’UCREVSA e delle Unità di crisi locale con l’inserimento dell’igiene pubblica e definire l’aspetto della pronta reperibilità e della continuità operativa.
- Superare la criticità del sistema BDN/GISA per l’utilizzo dei dati in tempo reale o proporre un aggiornamento periodico dello stesso, da utilizzare in situazione di emergenza
- Predisporre una procedura di rilevazione e gestione anagrafe canina, con definizione di un Cap (Codice di avviamento postale) che va a identificare i quartieri nelle aree metropolitane
- Predisporre una mini esercitazione per posti di comando, al fine di verificare l’impianto del modello di intervento UCR/UCREVSA/UUCCLL e Dipartimenti di Prevenzione.
- Elaborare un questionario (check list) unico rivolto alle aziende zootecniche e agli Osa, finalizzato a reperire i dati sulla gestione del rischio, integrando i modelli di questionari e check list già esistenti ed elaborati da CeRVEnE e Asl.